Il grande Gatsby, Francis Scott Fitzgerald» frasi

Il grande Gatsby (The Great Gatsby) è un romanzo di Francis Scott Fitzgerald pubblicato New York nel 1925
La storia, che viene raccontata da uno dei personaggi, parla dell’adolescente James Gatz, figlio di poveri contadini del Nord Dakota, che fugge dalla famiglia convinto di poter trasformare se stesso e costruirsi una nuova identità.

Titolo: Il grande Gatsby
Autore: Francis Scott Fitzgerald
Casa Editrice: Feltrinelli
Genere: Narrativa 

Leggiamo insieme le più belle frasi del libro Il grande Gatsby:

“’Quando ti vien voglia di criticare qualcuno’ mi disse ‘ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu’. Non disse altro, ma eravamo sempre stati insolitamente comunicativi nonostante il nostro riserbo, e capii che voleva dire molto più di questo. Perciò ho la tendenza a evitare ogni giudizio, un’abitudine che oltre a rivelarmi molti caratteri strani mi ha anche reso vittima di non pochi scocciatori inveterati.”

“Ma in Gatsby c’era stato un cambiamento semplicemente sconcertante: splendeva, né più né meno: senza una parola né un gesto di trionfo, un benessere nuovo emanava da lui riempiendo la stanza.”

“Gli occhi grigi striati dal sole fissavano il vuoto, ma lei aveva deliberatamente preso le redini dei nostri rapporti e per un momento credetti di amarla. Ma sono molto lento a pensare e pieno di regole interiori che agiscono sui miei desideri.”

“Ma ad ogni parola lei si ritirava sempre più in se stessa, finché lui rinunciò e soltanto il sogno morto continuò a battersi mentre il pomeriggio svaniva, cercando di toccare ciò che era di più tangibile, sforzandosi, infelice e senza disperazione, di raggiungere la voce perduta di là dalla stanza.”

“Non erano mai stati più vicini nel loro mese d’amore, mai avevano comunicato così profondamente, di quando lei sfiorò le labbra silenziose contro la sua spalla o di quando lui le sfiorò la punta delle dita, delicatamente, come se lei dormisse.”

“Era visibilmente passato attraverso due stadi e stava entrando in un terzo. Dopo l’imbarazzo e la gioia che non ragiona, era divorato dallo stupore per la presenza di lei. Era stato così a lungo pieno di quest’idea, l’aveva sognata in tutto il suo svolgimento e aspettata a denti stretti, per così dire, arrivando a un livello inconcepibile di intensità. Ora, per reazione, si stava scaricando come un orologio dalla molla troppo tesa.”

“Non si può ripetere il passato.”

“Quando passammo sopra il ponte buio, il suo viso pallido s’abbandonò pigramente sulla mia spalla e la tremenda botta dei trent’anni si dissolse sotto la rassicurante pressione della sua mano.”

“Perfino in quel pomeriggio dovevano esserci stati momenti in cui Daisy non era riuscita a stare all’altezza del sogno, non per sua colpa, ma a causa della vitalità colossale dell’illusione di lui che andava al di là di Daisy, di qualunque cosa.”

Titolo: Il grande Gatsby
Autore: Francis Scott Fitzgerald
Casa Editrice: Feltrinelli
Genere: Narrativa 

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