Frasi sulla cucina

citazioni sulla cucinaI libri si trovano nello studio, in salotto, in camera sul comodino. Ma alle nostre frasi piace sconfinare e queste citazioni letterarie sulla cucina le troviamo anche sulla credenza, tra i fornelli stando attente a non bruciarsi, appese al frigorifero.

La cucina sa di nonna. Di pietanze prelibate preparate tra i fornelli e il forno. Con il frigo sempre aperto perché gli ingredienti non sono mai abbastanza. Con il vociare di chi aspetta il pranzo che arriva dall’altra stanza. Un regno nel quale bisogna venire ammessi, e girare un involtino o mantecare un risotto è un compito di grandissima responsabilità. Non esagero se dico che una delle cose che mi manca più di mia nonna è la sua passata di pomodoro. Di tutta la scorta che avevo conservato in dispensa, l’ultima l’ho mangiata direttamente dal vasetto con il cucchiaino. Un concentrato di emozioni, ricordi, di infanzia, di casa.

Leggiamo allora insieme queste citazioni letterarie sulla cucina:

“Se mi mettessi a scrivere di quanto sono fantastici il vino e il cibo in Italia, potrei anche non smettere più, perciò rimando questi racconti a un’altra occasione.”

La ragazza dello Sputnik – Haruki Murakami

“Alla C sta scrivendo “conforto da cucina”, la sensazione che si prova quando in cucina qualcosa di gustoso sta cuocendo a fuoco basso, i vetri si appannano e presto le persone care mangeranno con te al tavolo e ti guarderanno felici fra una cucchiaiata e l’altra.”

Una piccola libreria a Parigi – Nina George

“La cucina era piccola, con le pareti rivestite di piastrelle, ma non avrei barattato con nient’altro al mondo la felicità che provavo davanti ai fornelli, al tramonto, avvolta dalla luce arancione del sole calante, quando potevo dedicarmi con cura alla cena dopo il turno di mattina al lavoro.”

Il ristorante dell’amore ritrovato – Ito Ogawa

“Non ricordo di preciso quando, ma avevo deciso che un giorno sarei diventata una cuoca professionista. Cucinare, nella mia vita, era come un fuggevole arcobaleno che affiorava nella penombra.”

Il ristorante dell’amore ritrovato – Ito Ogawa

“Ormai era passata, intuì, a quella sonnacchiosa bonarietà che segue una buona cena con un bicchiere di vino.”

Gli anni – Virginia Woolf

“La tavola è come una tela dipinta che ci insegna che “oggi” è una volta sola. L’immagine dipinta svanisce alla fine della giornata, ma il suo ricordo resta scolpito nella mente delle persone che erano sedute al nostro stesso tavolo. E’ qualcosa che i soldi non possono comprare, e che resta proprio in quanto svanisce.”

Un viaggio chiamato vita – Banana Yoshimoto

“Mio figlio non comprenderà mai, diceva, la bellezza di questo manzo con cipolla, carota, sedano, salvia, rosmarino, alloro, chiodi di garofano, cannella, ginepro, sale, pepe, burro, olio di oliva e naturalmente una bottiglia di barolo, servito con polenta o purea di patate. Fate, fate la rivoluzione… Si è perduto il gusto della vita.”

Il cimitero di Praga – Umberto Eco

“La sola vista della nonna in cucina, avvolta in quell’aura tutta sua di luminosa santità, mi rendeva serena. Mi bastava essere lì ad aiutarla per avere la chiara sensazione di partecipare a qualcosa di sacro e solenne.”

Il ristorante dell’amore ritrovato – Ito Ogawa

“Niente è più deprimente, pensò, di vedere due persone in silenzio davanti al cibo. Dite qualcosa, aveva voglia di urlare. Parlate!”

Gli anni – Virginia Woolf

“Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene.”

Kitchen – Banana Yoshimoto

“Sognavo che il mio ristorante potesse suscitare nelle persone una sensazione al tempo stesso di meraviglia e d’intimità, come se fosse uno di quei posti che si è sicuri di aver già visto ma in cui non si è mai messo piede: qualcosa di simile a una caverna segreta, dove ognuno potesse provare sollievo e addirittura ritrovare il proprio sé. Per questo doveva avere un aspetto dolce e grazioso.” 

Il ristorante dell’amore ritrovato – Ito Ogawa

“Con le mani appena lavate, tastai con estremo garbo quei prodotti della natura, avvicinandoli uno a uno al viso, e parlandoci a occhi chiusi, come fossero piccole creature appena nate. Senza che nessuno me l’avesse mai insegnato, eseguivo sempre questo rituale prima di iniziare a cucinare. Ascoltavo la voce degli ingredienti, con il naso e con le guance. Sentivo, annusavo, mi accertavo della loro condizione e domandavo come preferissero essere cucinati. E loro, puntualmente, mi rispondevano e mi suggerivano il modo più appropriato. Forse era solo frutto della mia immaginazione, ma quelle voci flebili e gentili le udivo per davvero.” 

Il ristorante dell’amore ritrovato – Ito Ogawa

“Bisogna che tu consideri con la massima attenzione con chi mangi e bevi prima di mangiare e bere qualcosa: infatti dilaniare carni senza la compagnia di un amico è vita da leone e da lupo”

Lettere morali a Lucilio – Seneca

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su email
Condividi su whatsapp

Lascia un commento