Con lui sento di poter essere davvero me stessa

virgolette aperte
Quando mi succedono cose come queste, non avere una gatta alle quali raccontarle, con la quale condividerle, è triste. È triste non avere a portata di mano qualcuna che un po’ ami alla quale raccontare le cose belle che ti capitano.

gattaNon ho una gatta. Ma quello che rappresenta per Guido Catalano io l’ho trovato in F., un fratello che mi sono scelta e che, anche a distanza di tanti – troppi – chilometri, sa farmi sentire la sua presenza. Non ci sentiamo spesso, a volte passano settimane. Ma quando mi succede qualcosa di bello, di importante, che mi fa stare bene mi scopro a immaginare nella mia testa le parole per raccontarglielo.

Io e F. siamo cresciuti insieme. Probabilmente è una delle persone che mi conosce da più tempo. Con lui sento di poter essere davvero me stessa, e scrivendo questo mi tornano subito alla mente le parole che Saint-Exupéry dedica all’amico Léon Werth al quale è dedicato il Piccolo principe: “Da te posso venire senza dover indossare maschere o recitare, senza dovere svendere neanche la più piccola parte del mio mondo interiore. Con te non devo giustificarmi, non devo difendermi, non devo dare dimostrazioni…”

Se non resisti alla curiosità e vuoi leggere il libro che ha ispirato questo post segui il link!

Titolo: D’amore si muore ma io no
Autore: Guido Catalano
Casa editrice: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Genere: Narrativa

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