Concentrarsi su come una persona potrebbe diventare significa vederne le potenzialità o desiderarla diversa? è il dubbio che mi viene quando ricevo o sento dare tanti consigli. Voler bene a una persona non è forse accettarla per quello che è? È però anche vero che siamo tutti in crescita e che di migliorarsi, spero, non si finisce mai. Allora mi chiedo: che influenza abbiamo sulle persone che ci circondano? Quanto le influenziamo? Ne siamo consapevoli?

Io ritengo di essere una spugna in questo. Assorbo forse anche troppo dagli altri, e non solo cose positive. Come a tutti credo, mi capita di ricevere consigli, suggerimenti e indicazioni da persone più o meno vicine. Devo dire che non sempre la vivo bene. Un’osservazione fatta con leggerezza può ferire più di quanto si immagini. Cosa scatta poi nella mente di qualcuno quando si sente in dovere di farti notare qualcosa? La linea che divide l’interesse sincero dalla voglia di dar voce ad un giudizio è sottile, e ancora non riesco a distinguerla chiaramente in tutte le persone. Una persona che spesso mi mette in difficoltà è A. Amico da poco tempo ma che ha saputo dimostrarsi prezioso. Lui ha assunto il ruolo di colui che mi fa notare le cose. Su di me. Sugli altri. è una persona con la quale posso sì confrontarmi liberamente ma che al tempo stesso manca un po’ di sensibilità. A volte il suo modo diretto di dirmi le cose mi spiazza. Non metto in dubbio la sua buona fede, né il suo volermi bene. Forse il suo è un non conoscermi davvero e un non capire che alcune volte mi mette in difficoltà. Ho deciso comunque di approfittare di questi momenti di verità. Proprio io che la verità spesso non voglio sentirmela dire e che ho troppa paura di pretenderla. Che A. abbia visto ciò che potrei diventare e che questo sia il suo modo di condurmici? Credo che solo il tempo potrà darmi una risposta, da parte mia posso solo scegliere se fidarmi e intraprendere questo percorso. Credo che lo farò!