Devo starlo a sentire questo desiderio o devo togliermelo dalla testa?

virgolette aperte
"E allora si chiede: devo starlo a sentire questo desiderio o devo togliermelo dalla testa?" "Già." "Già. Uno ci pensa e alla fine decide. Per cento volte se lo toglie dalla testa, poi arriva il giorno che se lo tiene e decide di farla quella cosa di cui ha tanta voglia: e la fa: ed eccola lì la schifezza." "Però non dovrebbe farla, vero, la schifezza?" "No. Ma sta' attento: dato che non siamo calzini ma persone, non siamo qui con il fine principale di essere puliti. I desideri sono la cosa più importante che abbiamo e non si può prenderli in giro più di tanto. Così, alle volte, vale la pena di non dormire per star dietro ad un proprio desiderio. Si fa la schifezza e poi si paga. È solo questo davvero importante: che quando arriva il momento di pagare uno non pensi a scappare e stia lì, dignitosamente, a pagare. Solo questo è importante."

Devo starlo a sentire questo desiderio o devo togliermelo dalla testa?Spesso ci facciamo trascinare dalla passione, dalla fretta, dalla voglia di fare qualcosa, di inseguire un desiderio. Spesso non ci preoccupiamo delle conseguenze che le nostre azioni hanno. A me questo succede nelle piccole cose: negli acquisti di impulso, nei messaggi ad un ragazzo carino, nel cibo. In questi casi la lungimiranza la lascio a qualcuno più saggio di me.

Diciamo che mi sono data l’obiettivo di vivere tutto con un po’ più di leggerezza. Pensa meno per agire meglio. Ah non era così che si diceva? Lo so è vero, ma a mia discolpa posso dire che le conseguenze me le prendo tutte, pago sempre. Pago soprattutto in lacrime. Che se fossero una valuta sarei ricchissima. Non esageriamo… non piango poi così tanto. Diciamo che è la mia valvola di sfogo.

Ma pagare i propri conti significa anche sapersi scusare, chiedere perdono e accettare il fatto che a volte questo non arriverà. Significa convivere con l’aver fatto una cazzata e non rifarla in futuro. O forse sì ma con più consapevolezza.

Se non resisti alla curiosità e vuoi leggere il libro che ha ispirato questo post segui il link!

Titolo: Castelli di rabbia
Autore: Alessandro Baricco
Casa editrice: Feltrinelli
Anno: 2012
Paese: Italia
Genere: Narrativa

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