Io ti ho amato, e non saprei immaginare come si possa amare di più.
Un’altra vita però ce l’avevi tu, e credo ti rendesse felice. Non so sperare che tu la mandi in pezzi per me. Dopotutto non credo di volerla questa responsabilità. Anche se…
Di certo non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Mi sei entrato in testa e non riesco a farti uscire. Non ci riesco perché non voglio farlo. Anche se nella mia testa ci stai stretto, perché non posso e non voglio lasciarti troppo spazio. Di sicuro te lo meriti, sono io a non meritarmi le conseguenze però. Perché tutti quei cocci ovunque presto o tardi arriveranno, e certamente taglieranno come lame. Ancora non ho cercato di fermarti ma ogni tanto credo che dovrei, per evitare che la vita scoppi tutto d’un colpo e ci faccia più male di quanto ci siamo fatti bene a vicenda. Vorrei riuscire ad arrivare ad un passo dallo scoppio e dirti addio, prendere tutto quello che ancora di buono puoi darmi, e io posso dare a te, e poi guardare oltre. In queste cose il tempismo è tutto. È che io sono una ritardataria cronica!